Il 12 gennaio è
stato organizzato dall’Università di Milano un convegno in commemorazione di
L’interesse per
l’opera di Maccacaro si mantiene
dopo 30 anni, ciò avviene nel mondo accademico e nel movimento di lotta
per
Qualche settimana
fa a Mestre nell’aula bunker del Tribunale si svolgeva un’udienza del processo
contro la Fincantieri per le morti da amianto di
diversi lavoratori impiegati nel lavoro di costruzioni e allestimento delle
navi, processo nel quale “Medicina democratica” è stata riconosciuta parte
civile. Il Tribunale avevano chiamato a testimoniare
alcuni lavoratori. Vi era chi si mostrava timoroso, chi in difficoltà per non
essere in grado di esprimersi compiutamente, ma vi era chi, a causa della esperienza sindacale,era in grado di documentare e
raccontare le condizioni di lavoro, di mostrare come con l’amianto si
conviveva, come difficilmente si poteva non essere contaminati, come nonostante
le leggi e le conoscenze dei responsabili veniva negato il problema, si
facevano lavorare gli operai senza protezione alcuna. Una scena che si era
ripetuta molte altre volte nella medesima aula nel più grande
processo per le morti del Petrolchimico di Marghera,
questa volta a causa della esposizione al cloruro di vinile monomero (Cvm) contro
E vediamo anche se un suo ulteriore grande obiettivo, quello
di costruire una nuova e diversa medicina è stato realizzato.
Che cosa vuol dire curare? “Curare vorrà allora dire,
diagnosticamene, ridurre il malato alla sua malattia, la malattia alla sua
localizzazione organica, l’organo malato al danno obiettivabile,
il danno a un segno e il segno alla sua misura. Per
poi ripercorrere, terapeuticamente, il percorso
inverso: la correzione del segno mistificata come l’eliminazione del danno, il
silenzio dell’organo come sconfitta della malattia, l’obliterazione
della malattia come restituzione della salute”. Ora, il grande
dibattito sulla Sanità dopo la denuncia delle condizioni del Policlinico
Umberto I di Roma si muove nella direzione di “abbattere il vecchio per
costruire il nuovo”: tutto diventa ospedale e ospedale tecnologico in cui i
malati vengono ricoverati quel tanto che basta o anche meno, per ricevere cure
altamente specializzate. Begli ospedali asettici nei quali il rapporto fra
persone è sottomesso e sacrificato da astratte per quanto avanzate esigenze
terapeutiche: “L’uomo fatto cosa è diventato cosa di
un altro uomo”. Non sono certo accettabili le situazioni di degrado sanitario, di inefficienza, di mancanza di controllo ma tutto ciò non
può essere un pretesto per privatizzare la Sanità, facendo finta di
dimenticarsi che il sistema “Servizio sanitario nazionale” è quello meno
costoso e più efficace.
Bisogna
risvegliare la memoria storica degli anni di
Di Maccacaro a 30 anni dalla sua non abbiamo ancora scoperto
tutto; i convegni ci possono aiutare, ma molto più la realizzazione
delle sue idee, fonti di cambiamento. La Casa della Salute è
solo l’inizio. Si deve porre mano alla modifica sostanziale
dell’organizzazione sanitaria come si presenta oggi al seguito della (contro) riforma del 1992 (Dlgs n. 502) e
delle molte misure che sono state prese in funzione della riduzione della spesa
e che hanno spostato la Sanità pubblica in modo diretto e indiretto verso il
privato.
Anche la modalità del finanziamento deve cambiare: non più
un sistema che paghi la malattia e quindi moltiplichi prestazioni senza
giustificato motivo o addirittura inventi malattie che non esistono, ma un
sistema di finanziamento che migliori la speranza di vita in buona salute.
IlSole24oreSanità
del 23-29 gennaio 2007
PRIMA PAGINA