Vioxx e compagni:
assolti con la condizionale
Ci siamo
già occupati due volte, in questa rubrica, del caso del rofecoxib (Vioxx) ed è
giusto ora dare conto della conclusione (?) della vicenda. Il Vioxx, lo
ricordiamo, è un farmaco antinfiammatorio di ultima
generazione che nell’ottobre scorso fu ritirato dalla casa madre perché uno
studio aveva dimostrato gravi effetti collaterali ai danni del sistema
cardiocircolatorio. In seguito alla vicenda era stata messa sotto accusa la stessa Fda, l’ente americano di approvazione e
controllo dei farmaci, perché già dal 2001 alcune ricerche avevano messo in
luce tali effetti desiderati. La rivista Lancet (gennaio 2005) ha valutato tra
gli 88mila e i 140mila i casi di infarto in più
provocati dal farmaco. Ci chiedevamo inoltre, sulla base del parere di diversi esperti, se non era il caso di intervenire anche
sugli altri farmaci della stessa classe (i cosiddetti Cox 2), perché non era
improbabile un comportamento analogo da parte di molecole che avevano lo stesso
meccanismo d’azione.
Finalmente
una commissione di esperti si è riunita la settimana
scorsa a Washington e ha sentenziato: tutti assolti. I Cox 2 restano sul
mercato (e torna anche il Vioxx), ma con la “condizionale”, vale a dire una
restrizione alle indicazioni di questa classe di farmaci, che ora sono vietati ai pazienti a rischio cardiologico. Analoghe
decisioni sono state prese dall’Emea (il corrispettivo ente europeo) e dall’Agenzia
Italiana del farmaco. “Il farmaco mostra un rilevante aumento di rischi per la salute, ma i suoi benefici ne giustificano la
permanenza sul mercato”, ha affermato la commissione Usa. I benefici consistono
nel fatto che queste molecole non danneggiano lo stomaco, come i Fans, e che
quindi sono indispensabili per certi pazienti.
Le conclusioni
della commissione americana ci lasciano qualche interrogativo. In primo luogo, visto che lo stesso provvedimento vale per tutti i Cox 2, si
conferma che i rischi riguardano l’intera classe di farmaci. E in questi sei
mesi, intanto, che cosa è successo? Ci colpisce inoltre il fatto che l’assoluzione
è arrivata con votazioni a maggioranza: il Vioxx l’ha spuntata
per 17 a 15, un’altra molecola, il Bextra, è passata per 14 a 10, con 8
astenuti. Ora, noi siamo favorevoli alla democrazia, ma ci sembra che la
valutazione se un farmaco sia più utile che pericoloso non debba scaturire da
opinioni così controverse. Non ci resta che sperare che la ricerca
riesca prima o poi a trovare un antinfiammatorio che non danneggi né il cuore né
lo stomaco.
Riccardo Renzi
Corriere
Salute di domenica 27 febbraio 2005