Marco Bobbio Giuro di esercitare la medicina in libertà e indipendenza Einaudi editore.

 

Un compendio di 215 pagine più 44 di appendice per spiegare tutte le occasioni nella quali l’industria può corrompere il medico e tutte le occasioni che si offrono al medico per cedere alla corruzione da parte dell’industria.

Ne esce un quadro apocalittico in cui non si salva nessuno (forse nemmeno l’autore). In un Paese come l’Italia, nel quale esiste il più colossale conflitto di interessi allegramente conclamato e non sanzionato che la storia ricordi, diventano aneddoti a volte noiosi tutti gli esempi che l’Autore porta a sostegno della propria tesi.

Illuminante la presentazione di Silvio Garattini:” Il colossale mercato della sanità – nei suoi vari aspetti di intervento diagnostico, terapeutico e riabilitativo – tende a corrompere molti addetti ai lavori. Università e istituti di ricerca, medici e ricercatori, politici e amministratori, giornalisti ed editori rinunciano di fatto a difendere la cxentralità dell’ammalato per privilegiare l’interesse dell’industria e delle corporazioni. I conflitti di interesse si stanno diffondendo in modo tale da creare allarme da parte degli osservatori più attenti ai diritti della sanità pubblica.

Il volume di Marco Bobbio descrive e approfondisce i vari aspetti del problema, con particolare attenzione al mondo del farmaco, i cui prodotti sono spesso considerati beni di consumo anziché strumenti di salute. Il predominio del marketing si traduce in una distorsione delle conoscenza, cche l’Autore evidenzia con competenza, lucidità e chiarezza.”

Un libro tutto-denuncia in cui non sono accennati i rimedi che l’autore, cardiologo all’Ospedale Molinette di Torino, ritiene possibili.

 

Roberto Buttura

 

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