LIBERA PROFESSIONE
MEDICA
nella relazione della Corte dei Conti
2004
…Quanto alla disciplina del rapporto esclusivo e
all’intramuraria, con la recente conversione in legge del Dl 81/2004 viene meno
la condizione cui sembrava legata l’attribuzione dell’indennità, cioè l’irreversibiltà della scelta.
Dati recenti consentono di rilevare il costo
corrispondente all’indennità di esclusività, in
rapporto al compenso complessivo corrispondente ai ricavi dell’intramoenia al
netto della compartecipazione al personale medico.
Ora, posta la percentuale del 93,5% di dirigenti con
rapporto esclusivo, il costo complessivo per l’indennità di esclusività
è stato nel 2002 pari a 1.350 milioni di euro per medici, veterinari,
odontoiatri (1.501 milioni di euro l’importo complessivo), mentre poi – a
fronte di ricavi per attività libero professionali pari a 800 milioni di euro –
ammontano a 703 milioni i corrispettivi erogati a favore del personale per
attività libero professionali, con un saldo di soli 96,6 milioni e aggravio
perciò del fabbisogno sanitario.
Di qui la preoccupazione che la nuova disciplina del rapporto di lavoro estenda ulteriormente l’indennità di
esclusività oltre gli attuali livelli già assai elevati. Il
che sarebbe favorito dall’eventuale possibilità di corrispondere l’indennità
anche per ipotesi di scelta dal regime non esclusivo a quello di tipo esclusivo.
In ogni caso, trattandosi di scelta legilstiva assunta a livello
nazionale, degli ebventuali onerti aggiuntivi dovrà farsi carico il bilancio
statale.