POESIE E... |
|
Gabriele
D'Annunzio Fa che prima nel petto il cor mi scoppi! come pomo granato a troppo ardore.
Estate, Estate, indugia a maturare i grappoli dei tralci su per gli oppi. Fa che il colchico dia più tardi il fiore.
Forte comprimi sul tuo sen rubesto il fin Settembre, che non sia sì lesto.
Soffoca, Estate, fra le tue mammelle il fabro di canestre e di tinelle.
Implorazione
|
Anna
Achmatova nella sua vecchia Firenze. Partendo non si volse indietro, ed io a lui canto questo canto. Fiaccole, notte, ultimo abbraccio, oltre la soglia, selvaggio il grido del destino. Le scagliò dall'inferno il suo anatema, non la poté scordare in paradiso. Ma scalzo, in panni da penitente e cero acceso, non passò mai per la sua Firenze agognata, perfida, vile, attesa così a lungo.... dormono le generazioni degli uccelli dalle lunghe ali.
Dante
|
A DISPOSIZIONE DELLO SPIRITO |