SANITA’ AL COLLASSO GIA’ NEL 2006
Un sistema sanitario nazionale
letteralmente 'in rosso', a forte rischio di collasso
finanziario già nell'anno che sta per iniziare. E' l'attuale situazione della sanita' del
nostro Paese evidenziata dal Rapporto Ceis-università
Tor Vergata 2005. A quanto sostengono gli esperti
dell'ateneo romano, dunque, Asl e ospedali italiani
si troveranno in difficoltà anche nel 2006, pur considerando l'incremento del
Fondo sanitario nazionale (Fsn) previsto dalla legge
finanziaria all'esame del Parlamento. Un aumento che porterà le risorse a 91
miliardi di euro per la spesa corrente, più due a
copertura dei disavanzi 'pregressi'. Ma nonostante ciò, indica il rapporto, 'mancano all'appello' svariati miliardi: il fabbisogno
tendenziale indica infatti una cifra variabile fra i 96,1 e i 97,6 miliardi,
cui vanno aggiunti gli oneri dei rinnovi contrattuali, stimati dalle Regioni
attorno ai quattro miliardi. Il conseguente 'gap' che
si potrebbe venire a formare - suggerisce il documento - potrebbe essere
colmato solamente con risparmi di gestione compresi fra il 5% e il 10% della
spesa corrente. La valutazione di un sistema sanitario non può prescindere
dai suoi risultati in termini clinici e di tutela della salute. "Il
ritardo conoscitivo però - ha puntualizzato Federico Spandonaro,
coordinatore del Ceis - è ancora grande in Italia e pertanto
i dati di mortalità possono costituire una delle poche fonti di
informazione utilizzabile. Abbiamo preso in considerazione, quindi, a
livello regionale, l'età media in cui muoiono le donne per tumore al seno.
Questo perché si tratta di una patologia per le quali
nel nostro Paese è attivo un programma di screening obbligatorio: nonostante
ciò, sono emerse enormi discrepanze fra regione e regione. In Valle d'Aosta una
donna con cancro alla mammella sopravvive in media fino ai 77 anni, mentre in
Basilicata non raggiunge i 65. Ciò dimostra una grave inefficienza nell'attuare
le politiche di prevenzione - ha concluso Spandonaro - che lancia un allarme davvero forte sulle
carenze da colmare nei prossimi anni".
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