Maria Traficante,
Presidente di
Potenza,
16 settembre 2004
L’Associazione
Il trattamento radiante è oggi diventato
il protagonista delle
cure per il cancro; circa il 60% dei pazienti affetti da neoplasia viene
infatti trattato con la radioterapia, sia in forma preventiva, durante o dopo
un intervento chirurgico, sia talvolta, in combinazione con la chemioterapia.
Ci sono poi casi in cui la si utilizza come terapia
palliativa per l’attenuazione del dolore. Una recente evoluzione della
radioterapia convenzionale è la Radioterapia
Mancando un Centro di Radioterapia
nell’Ospedale S. Carlo di Potenza - dove viene trattata chirurgicamente la
maggior parte dei pazienti che necessitano di
radioterapia pre e post-operatoria e dove ha peraltro sede l’unica Unità
Operativa di Chirurgia Senologica della regione, con circa 400 interventi ogni
anno - viene di fatto impedito ai pazienti e alle pazienti di usufruire di un
trattamento che permette di incrementare concretamente le possibilità di
guarigione dal male. Tale carenza appare ormai
altamente pregiudizievole per
l’efficienza sanitaria della regione.
La nostra realtà territoriale obbliga, oggi, il malato oncologico a
sottoporsi a trattamento radioterapico nell’unico centro aperto nella regione:
a Rionero in Vulture, un comune di 13 mila abitanti situato in posizione molto
decentrata e che dovrebbe rispondere alle esigenze dell’intera regione. Va
evidenziata la struttura orografica
della Basilicata, che è prevalentemente montuosa, inoltre lo stato infelice dei
collegamenti stradali e ferroviari allunga
notevolmente i tempi di
percorrenza.
Lo scorso anno sono stati circa 2300 gli
ammalati lucani bisognevoli di trattamento radioterapico, di cui solo 430 sono
stati trattati nella struttura esistente
a Rionero in Vulture. I pazienti restanti sono stati costretti a
rivolgersi presso strutture extraregionali.
I dati statistici nazionali più
recenti dicono che i tumori maligni sono in incremento e che per soddisfare la
domanda di cure radioterapiche c'è bisogno di una
Unità Divisionale di Radioterapia ogni 300.000 abitanti. La
Basilicata, con i suoi circa 610.000 abitanti è l’unica regione in Italia ad
avere un solo centro di radioterapia.
Quanto ancora dobbiamo aspettare per ottenere quello che in altre regioni è
una realtà da diversi anni? Quando i malati non saranno più costretti a lunghe
liste di attesa e a continui viaggi della speranza per
la Penisola?
Nella certezza che, per tutti gli operatori del settore, la vera
scommessa sia quella di promuovere la salute anche come diritto all’uguaglianza
delle opportunità, l’Associazione
chiede a tutte le Autorità in indirizzo di adoperarsi per la realizzazione di una Unità Divisionale di Radioterapia presso l’Ospedale
S.Carlo di Potenza, di certo il più grande ed importante nosocomio regionale,
dove la presenza di un acceleratore lineare diviene ancora più importante e
indifferibile ove si ragioni anche in termini di una sempre maggiore
qualificazione dell’Ospedale stesso, nel quale peraltro è già presente una
Unità Operativa di Oncologia Medica.
Sappiamo che spetta soprattutto
alla classe politica farsi carico di tutto questo, il cammino di certo è lento
e difficile. Speriamo che ognuno per la
propria parte sia in grado di raccogliere la proposta,
convinti che “il vero progresso si
otterrà solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia saranno facilmente
accessibili a tutti”
Certi
dell’attenzione che sarà riservata alla istanza della
scrivente Associazione, si inviano le più sentite cordialità, unitamente a un
grazie sincero.
La Presidente
Maria
Traficante
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