SENZA COMMENTO

 

Ecco il testo della lettera inviata a metà aprile da Silvio Berlusconi al presidente del Convegno organizzato dall’Associazione Chirone a Milano su: “La riforma della legge Bindi: una promessa da mantenere”.

 

“Caro Presidente,

                       Ti ringrazio del gradito invito, ma purtroppo non potrò partecipare al convegno a causa impegni di governo.

Il ministro Girolamo Sirchia rappresenterà efficacemente il Governo e la nostra determinazione a mantenere la promessa di riformare la legge Bindi.

Questa legge voluta dal centrosinistra nella scorsa legislatura, come tutte le leggi stataliste prodotte dalla sinistra, non ha prodotto che guasti.  Primo tra tutti lo stravolgimento della figura del medico, trasformato da libero professionista in burocrate di Stato. Nonostante questo, i medici italiani hanno confermato il loro valore e hanno continuato a coltivare la loro professione al servizio degli altri con lo stesso impegno e la stessa passione. Noi vogliamo realizzare le condizioni perché le capacità professionali, l’impegno e la passione dei medici italiani possano esprimersi al meglio.

Noi vogliamo che siano riconosciuti ai valenti professionisti della salute i loro meriti indubbi. Per questo siamo impegnati a rivisitare tutto il sistema, compresi gli aspetti contrattuali. Se fino ad oggi non lo abbiamo fatto è per la lentezza delle procedure parlamentari e l’enorme carico di lavoro, che abbiamo per intervenire in ogni comparto dello Stato. E’ mancato il tempo, non certo la volontà. Sono sicuro che, come abbiamo fatto per la scuola, per il mercato del lavoro e per altre importanti riforme, riusciremo anche in questa.

La Vostra iniziativa di oggi, ne sono certo, contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo. Abbiamo bisogno del Vostro attivo sostegno. Grazie, dunque, per quello che fate, sono al vostro fianco.

Cordialmente, Silvio Berlusconi”