LA VERSIONE DI SIRCHIA
Stare in casa o in zone ombreggiate e fresche, bere
più liquidi evitando alcool e mangiare tanta frutta e verdura preferendo pasti
leggeri, indossare abiti leggeri e chiari, limitare l’esposizione al sole specialmente
nelle ore più calde ed evitare di sostare in automobili parcheggiate al sole.
Queste le indicazioni contenute nelle direttive
“anticaldo” inviate da Sirchia ai comuni e alle regioni arricchite da altri
consigli tra i quali spiccano come perle quelli di portare gli anziani nei
supermercati, dotati di condizionamento e di evitare la sosta in automobili
parcheggiate al sole anche agli anziani, ai bambini e agli animali.
Non contento di aver scoperto l’acqua calda, il nostro
ministro ha emesso un’ordinanza che impone ai comuni di “trasmettere alle
Aziende sanitarie locali senza ritardo (nostro grassetto) appositi
elenchi di tutte le persone di età pari o superiore ai 65 anni iscritte nelle
anagrafi della popolazione residente.”
Questi elenchi servono a redigere un “registro dei
fragili”, che dovrebbero servire alla Aziende sanitarie per intraprendere “in
collaborazione con la Protezione civile ogni e più opportuna iniziativa volta a
prevenire e monitorare danni gravi e irreversibili a causa delle anomale
condizioni climatiche legate alla stagione estiva, specialmente in favore di
soggetti bisognosi, non autosufficienti o incapaci.”
Anche i comuni, sempre secondo l’ordinanza, dovrebbero
“provvedere analogamente, anche attraverso servizi di assistenza economica e
domiciliare, di telesoccorso, di accompagnamento e di trasporto.
Come si è visto, oltre a
consigli di straordinaria banalità –divine quelle degli anziani radunati nei
supermercati -, il ministro ha dimenticato o non sa che le Aziende sanitarie
locali possiedono un’anagrafe sanitaria dei cittadini residenti nel proprio
territorio, di strutture residenziali/territoriali e professionisti addetti e
competenti alla rilevazione delle cosiddette fragilità, collaborano in modo
continuato con case di riposo e centri per anziani, sono quindi in grado di
rispondere efficacemente ad emergenze sanitarie anche prolungate, attivate però
da segnalazioni motivate.
Tutta la vicenda ha un
inconfondibile odore di improvvisazione determinata dall’aumento improvviso ma
prevedibile della temperatura registrato la scorsa settimana. Fortunatamente
poi, il tempo variabile ne ha favorito la diminuzione. Speriamo che duri: l’unico vero modo per evitare i
problemi della scorsa estate.
L’ORDINANZA NON
E’ ANCORA DISPONIBILE PRESSO IL SITO DEL MINISTERO DELLA SALUTE. APPENA IN
NOSTRO POSSESSO SARA’ PUBBLICATA |