Riceviamo e pubblichiamo
VICENDA GLAXO: PRESA DI POSIZIONE DEGLI ONCOLOGI
La tempesta
mediatica che ha investito numerosi oncologi a seguito della nota vicenda GLAXO
ha indotto l’AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) a richiedere un
incontro urgente al Ministro della Salute, prof. Girolamo Sirchia, che è
avvenuto a Milano nel pomeriggio del 31 maggio.
Il Ministro ha
riconosciuto una volta di più all’AIOM un ruolo di avanguardia tra le società
scientifiche e ha valutato favorevolmente l’attività (assistenziale, di ricerca
e propositiva) dell’intera oncologia medica nazionale.
E’ stato
riconosciuto da Sirchia che la stretta sinergia tra finanziamento
istituzionale, risorse fornite dal volontariato e fondi provenienti in modo
trasparente e fiscalmente ineccepibile dalle aziende farmaceutiche ha fatto sì
che oggi l’oncologia italiana si collochi ai primi posti nel panorama
internazionale per quanto riguarda ricerca, attività formativa, assistenza ed
umanizzazione del rapporto con i pazienti e le loro famiglie. E’ solo con
questa convergenza di finanziamenti che in un periodo di restrizione delle
risorse disponibili dalla parte pubblica (che in non poche situazioni si è
tradotta in un autentico razionamento dei presidi diagnostico-terapeutici)
l’oncologia medica del Paese è riuscita da un lato a condurre una ricerca
clinica autenticamente indipendente e dall’altro ad attivare servizi
fondamentali a favore dei pazienti (da ambulatori di screening e di prevenzione
a strutture per le cure palliative e l’assistenza domiciliare, da punti di
informazione e di supporto psicologico ad acquisizione di tecnologie
innovative… ).
Il tutto è
avvenuto in un clima generale di rispetto delle regole vigenti e di corretto e
armonico rapporto tra le varie fonti di finanziamento (pubblico, privato e
fondato sul volontariato). Ovviamente,
non si può escludere a priori che possano esservi state isolate anomalie
comportamentali ed in tal caso (ovviamente dopo averle comprovate) esse andranno
doverosamente punite, ma il Ministro ha pienamente concordato con la Giunta che
non è eticamente corretto mettere alla gogna di fronte all’opinione pubblica
(con tanto di dati anagrafici
completi!) un nutrito drappello di stimati colleghi, con il rischio che
l’oncologia medica italiana venga dipinta come tesa ad illeciti guadagni
anziché alla costante ricerca del meglio terapeutico, sia in ambito di
assistenza che all’interno di innovative sperimentazioni. Pur riservandosi di
valutare i risultati della indagine conoscitiva in corso presso gli IRCCS,
Sirchia ha accolto la richiesta AIOM di confermare la validità delle attuali
regole che riguardano i rapporti tra i medici e le aziende farmaceutiche,
rendendole però più chiare ed incisive, anche alla luce dell’intera
problematica ECM e delle esperienze in corso in altri Paesi. Per realizzare
questi obiettivi, che potrebbero estendersi a tutte le aree della sanità anche
tramite l’intervento della FISM (Federazione Italiana delle Società
Medico-scientifiche), il Ministro ha dato mandato ai suoi Direttori Generali
D’Ari e Palumbo, presenti all’incontro, di interagire con proposte operative
che vengano da AIOM, fin d’ora
impegnata ad elaborare un piano concreto di lavoro sul tema dei rapporti con
l’industria. Nel contempo, l’AIOM esprime la propria convinta solidarietà ai
colleghi ingiustamente coinvolti e si propone di realizzare iniziative di
tutela legale a loro favore.